Gli oli con denominazione di origine protetta di Puglia provengono da oli extravergine di un colore che va dal verde al giallo paglierino, essi sono: la Dop Dauno, la Dop Terra di Bari, la Dop Colline di Brindisi, la Dop Terra D' Otranto e la Dop Terre Tarentine.
La Puglia è molto rinomata per la realizzazione di oli, tanto che nella provincia di Foggia la denominazione Dauno Dop comprende ben quattro poli di produzione che forniscono quattro varieta' ed è considerata una tra le migliori.
I quattro poli di produzione dell'olio a denominazione Dauno Dop sono:
Le operazioni di oleificazione delle olive devono essere effettuate entro 48 ore dalla raccolta. Le zone di produzione sono: Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Vico del Gargano, Vieste.
L' olio Dop Dauno è tutelata dal: CONSORZIO PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELL'OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA DOP DAUNO - Le aziende che ne fanno parte sono:
Oleificio Fratelli Vieste
Il Dop Dauno ha all’assaggio un retrogusto fruttato dolce
Ogliarola garganica varietà principale del Dop Dauno; alcuni comuni garganici, tra i quali: Carpino, Mattinata, Vieste e Ischitella, sono stati insigniti dal marchio 'Città dell’olio'.
L’olio extravergine di oliva viene estratto per semplice molitura delle olive, ossia con l’esclusivo utilizzo di mezzi fisici quali la frangitura, la spremitura e la separazione. Dalla molitura, mediante estrazione discontinua per pressione, si ottiene l’olio mosto che per centrifugazione si trasforma in olio d’oliva. Detto olio, se caratterizzato dalla presenza di acidità massima dell’1% ed un punteggio organolettico pari o superiore a 6,5 prende la dicitura di extravergine.
L’olio extravergine di oliva Collina di Brindisi è ottenuto da olive sane provenienti per la maggior parte dalla varietà 'Ogliarola', raccolta direttamente dall’albero. L’estrazione dell’olio deve avvenire entro 48 ore dalla raccolta con una resa massima del 25%.
Olio extravergine di oliva Collina di Brindisi Dop
L’olivo è una pianta tipica della provincia di Bari, sia come specie arborea che prospera in un habitat particolarmente favorevole, sia dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e storico, in quanto strettamente legata alla storia e alla tradizione culturale e commerciale del territorio pugliese. L’olivicoltura è praticata nel barese fin dall’età neolitica (5000 a.C.).
La sua importanza economica e commerciale fu riconosciuta durante l’impero romano, quando le importazioni e le esportazioni vennero regolate dall’amministrazione centrale. Ulteriori incentivi per la coltura dell’olivo si ebbero a partire dall’epoca medioevale, grazie all’opera degli ordini religiosi presenti sul territorio. L’olio di Bari si diffuse fino a Venezia, da dove si provvedeva anche a inviarlo in varie città dell’Europa continentale. Considerato il grande bacino produttivo della provincia di Bari, oggi questa Dop è una tra le prime in termini quantitativi.
Olio extravergine di oliva Terra di Bari Dop
L'olio extravergine di oliva Terra d'Otranto è un olio d'oliva ottenuto dalle varietà di olivo Cellina di Nardò e Ogliarola presenti da sole o insieme, in percentuali variabili fra loro e in misura non inferiore all’60%. Il rimanente 40% è costituito da altre varietà minori presenti negli oliveti della zona di produzione. Si caratterizza per il colore verde o giallo con leggero riflesso verde, una fluidità media, un odore con leggera sensazione di foglia, una sapore fruttato con media sensazione di amaro ed una leggera sensazione di piccante. Può essere un ottimo condimento su primi piatti a base di pasta di grano duro, verdure bollite e legumi, ma anche su secondi piatti di carne e di pesce.
Le operazioni di raccolta devono essere effettuate entro il 30 gennaio di ogni anno, distaccando le drupe direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici, mentre il trasporto al frantoio e le operazioni di olificazione devono avvenire entro due giorni dalla raccolta.
Olio extravergine di oliva Terra d'Otranto Dop
L’olio di oliva Terre Tarentine a marchio DOP proviene dalla provincia di Taranto. Le olive utilizzate, della varietà Leccino, Coratina, Ogliarola e Frantoio devono essere coltivate, raccolte e lavorate nei territori delle seguenti località: Taranto, Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Mottola, Massafra, Crispiano, Statte, Martina Franca, Monteiasi e Montemesola. In base al disciplinare, l’olio Terre Tarantine DOP proviene da olive raccolte tra fine ottobre e gennaio e portate al frantoio nello stesso giorno. La spremitura deve rispettare gli antichi metodi di lavorazione.
Olio extravergine di oliva Terre Tarentine Dop proveniente dalle varietà di olivo Leccino, Coratina, Ogliarola e Frantoio
Alto Crotonese Dop La coltivazione dell'olivo nella provincia di Crotone risale a circa 2000 anni prima di Cristo.L’olio Alto Crotonese è eccellente sul pesce in genere (particolarmente indicate le triglie, il rombo e il dentice), ma esalta al massimo il suo sapore aggiunto a crudo al ragù di pesce, carne e selvaggina. L'olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C.L'olio extravergine di oliva Alto Crotonese è ottenuto dalle varietà di olivo Carolea che deve essere presente negli oliveti in misura non inferiore al 70 %. Le altre varietà presenti negli oliveti e che possono concorrere da sole o congiuntamente nella produzione della denominazione Alto Crotonese in misura non superiore al 30%, sono le cultivar: Pennulara, Borgese, Leccino, Tonda di Strongoli, Rossanese. La raccolta delle olive viene effettuata direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici e si conclude entro il 31 dicembre di ogni anno.
Le olive così raccolte vengono poi conservate e trasportate, fino alla fase di molitura, in recipienti rigidi ed areati. Sono sottoposte a lavaggio a temperatura ambiente ed entro due giorni dalla raccolta vengono molite.
Brisighella Dop La zona di produzione riguarda l'estrema appendice della Romagna e comprende, nelle province di Forlì e Ravenna, Tutto o in parte il territorio amministrativo dei seguenti comuni: Brisighella, Faenza, Riolo Terme, Casola Valsenio, Modigliana.
Di buona aromaticità, questi oli sono il condimento ideale per i piatti di media struttura come le carni bianche cotte al forno o alla griglia, ma l'olio extravergine di oliva di Brisighella risulta ottimo anche con pesci saporiti cucinati in vario modo.L'olio extravergine di oliva Brisighella DOP deve essere ottenuto dalla varietà di olive "Nostrana di Brisighella" in misura non inferiore al 90%. Possono, altresì, concorrere altre varietà presenti in quantità minima nella zona. Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati, quest'olio ha un sapore piccante e piacevolmente amarognolo.
Bruzio Dop La presenza di note aromatiche fa prediligere l’uso di quest’olio come ingrediente per la preparazione di primi piatti tradizionali della cucina calabrese e su preparazioni quali grigliate di pesce, insalatine selvatiche e verdure bollite. L'olio deve essere conservato in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, a una temperatura compresa tra i 14 e i 20°C.
L’olio extravergine di oliva Bruzio è prodotto da olive sane, raccolte al giusto grado di maturazione. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari e originarie del frutto. Ogni fase di lavorazione è accuratissima, dalla raccolta, che viene effettuata in tempi brevi, al trasporto, alla lavorazione. Quando arrivano nei frantoi, le olive sono già state qualificate per varietà e provenienza: si spremono, quindi, solo frutti sani, seguendo tempi e temperatura prescritti.
I passaggi del processo produttivo sono: lavaggio, defoliazione, allontanamento dei corpi estranei, molitura, gramolazione, separazione. L’olio, ormai pronto per essere consumato, viene ancora protetto, conservandolo al buio, a temperature ottimali, infine viene imbottigliato e confezionato.
Cartoceto Dop L'olio extra vergine di oliva Cartoceto è prodotto dalle varietà di olivo Raggiola, Frantoio e Leccino o altre minori come Raggia, Moraiolo o Pendolino. I metodi di raccolta delle olive sono di tipo tradizionale, con pettinatura a mano o sistemi meccanici come rastrelli pneumatici o elettrici; la raccolta per scuotimento, abbacchiatura o abscissione è vietata. La molitura viene effettuata non oltre le 48 ore dalla raccolta e le olive sostano solo poche ore nei frantoi. L'estrazione dell'olio tiene conto e pone in relazione il tipo di frangitura, le temperature e i tempi di gramolazione con il grado d'invaiatura ed il periodo di raccolta delle olive. Non è ammesso il metodo di trasformazione noto come “ripasso” e non è consentito fare uso di prodotti chimici o biochimici durante la trasformazione delle olive in olio. È consentito il solo uso d'apparecchiature di filtraggio di tipo meccanico. Gli oli prodotti sono stoccati, fino al momento dell'imbottigliamento, in botti di acciaio inox condizionati con azoto.
Chianti Classico Dop L’olio Chianti Classico DOP 2005, pertanto, presenta le seguenti caratteristiche organolettiche che sono proprio il risultato delle condizioni climatiche in cui siamo stati costretti a lavorare insieme al tentativo di “controllare” il risultato finale per ottenere un olio quanto più possibile omogeneo nel tempo e fra le varie annate. Colore verde con evidenti sfumature dorate, al naso profumi mediamente pungenti, decisamente più maturi rispetto allo scorso anno, in cui è possibile avvertire l’oliva fresca, mentre in bocca si osserva una grandissima complessità e ricchezza aromatica (toni dolci - quali mandorla, oliva, pinolo -, toni amari – cardo, carciofo - fino ai caratteristici toni piccanti, anche se non eccessivamente persistenti come lo scorso anno).
Un olio nato armonico e soprattutto coerente tra le note olfattive e quelle gustative.
Cilento Dop L’olio extravergine di oliva viene estratto per semplice molitura delle olive, ossia con l’esclusivo utilizzo di mezzi fisici quali la frangitura, la spremitura e la separazione. Dalla molitura, mediante estrazione discontinua per pressione, si ottiene l’oliomosto che per centrifugazione si trasforma in olio d’oliva. Detto olio, se caratterizzato dalla presenza di acidità massima dell’1% ed un punteggio organolettico pari o superiore a 6,5 prende la dicitura di extravergine.
Garda Dop La celebrita' di quest'Olio, prodotto nelle zone del Garda Bresciano, Garda Orientale e Garda Trentino, e' nota fin dai tempi degli antichi romani e descritta anche in molte opere letterarie. In verita' i ritrovamenti di sostanze organiche, quali i noccioli delle olive, risalgono all'Eta' del Bronzo durante la quale e' probabilmente iniziata la produzione di quest' Olio dal colore verde – giallo, dall'odore fruttato e dal sapore amarognolo piccante. Il Garda Dop si sposa benissimo con qualsiasi pietanza; dall'antipasto alle portate di pesce fino alle produzioni dolciarie proprio per la sua tipica leggerezza. Per quanto riguarda la produzione, il Garda Orientale dev'essere ottenuto per il 50% da olivo Casaliva o Drizzar o anche Lezzo, Favarol, Rossanel, Razza, Fort e Mocai; Il Garda Bresciano dev'essere ottenuto invece da almeno il 55% dalle varietà Casaliva, Frantoio e Leccino mentre il Garda Trentino per l'80% da olivo Casaliva, Frantoio, Pendolino e Leccino. Tutte le varieta' devono essere presenti sole o congiuntamente e l'Olio può presentare un grado massimo di acidità pari allo 0,60%.
Laghi Lombardi Dop Contrariamente a ciò che si puo' pensare, nella zona dei laghi prealpini, che offrono un clima mite e umido al punto giusto, viene prodotto un olio leggero e fresco come il Laghi Lombardi Dop. Abbinabile, come tutti gli oli che non hanno un sapore forte, ad antipasti e piatti a base di pesce grazie al suo sapore fruttatto, nel quale si puo' percepire un retrogusto amarognolo – piccante e al suo aroma leggero. Sono previste due menzioni: la prima, il Sabino dev'essere ottenuta dalle varietà Leccino (non inferiore al 40%) e Frantoio mentre sole o congiuntamente Casaliva, Pendolino e Sbresa. Il secondo, il Lario, e' ottenuto dalle varieta' Frantoio, Casaliva e Leccino (non inferiore all'80%). L'acidità massima che il Laghi Lombardi può raggiungere è dello 0,55 %.
Lametia Dop La coltivazione dell’olivo in questa zona ha subito uno sviluppo considerevole a partire dagli anni ’60, con l’introduzione di tecniche moderne di coltivazione, e oggi rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia locale.
L’olio Lametia, dal gusto delicato e dall’aroma tenue, ben si accosta a tutti i piatti di pesce e alle insalate, anche se le sue caratteristiche di estremo equilibrio ne fanno un olio dagli usi molteplici.
Molise Dop L'olio del Molise è conosciuto ed apprezzato sin dai tempi più antichi. E' ottimo per condire le zuppe e le minestre tipiche della cucina molisana. Deve essere conservato in ambienti freschi ed asciutti, lontano da fonti di calore che possono inquinarne il prelibato sapore e il colore puro. La temparatura ideale di conservazione è tra i 14° e i 20°. In queste condizioni è possibile conservare l'olio fino a 36 mesi. Se si avvicina alle basse temperature è soggetto a congelamento e, per poter essere riutilizzato, deve riportato alla temperatura ottimale e agitato ripetutamente.
Monte Etna Dop La coltivazione dell’olivo nella zona orientale della Sicilia risale al primo millennio a.C. e all’ VIII secolo a.C, da parte dei Fenici ed in seguito dei Greci. La presenza del vulcano ha alimentato il mito di questa coltura, il ciclope Polifemo fu infatti accecato del suo unico occhio da Ulisse e i suoi compagni, proprio con un ramo d’ulivo. Nel corso dei secoli la produzione oleicola in questa zona ha subito un notevole sviluppo fino a diventare una coltura di rilevante importanza per l'economia della zona. Già a partire dal III secolo a.C. i romani gravarono l’olio siciliano di pesanti tributi, così da scongiurare la concorrenza alle produzioni campane e laziali. In seguito, gli arabi, durante il loro dominio in Sicilia, diedero un nuovo impulso alla coltivazione degli ulivi razionalizzando le colture. Testimonianza dell’importanza della produzione oleicola etnea si trovano già nell'opera di Pietro Bembo “De Aetna”, nella quale riporta la bontà ed i pregi della coltura dell'olivo attorno all'Etna. Successivamente il naturalista Lazzaro Spallanzani, gli scrittori A.Stoppani, W.Goethe, Guy de Maupassant, Tocqueville e tanti altri, sono stati testimoni entusiasti della produzione locale.
Monti Iblei Dop L’olio a denominazione di origine protetta è un olio che ottempera a tutti i requisiti di un rigido disciplinare, che ne norma ogni fase della produzione, della trasformazione e dell’imbottigliamento. Varietà di olive Il disciplinare della DOP monti Iblei prevede, per la sottozona Gulfi, una quantità di Tonda Iblea non inferiore al 90%.
Penisola Sorrentina Dop L'olio extravergine di oliva Penisola Sorrentina è prodotto con olive Ogliarola o Minucciola per una percentuale non inferiore al 65% e con olive Rotondella, Frantoi o Leccino, in percentuale non superiore al 35%. La raccolta, fatta a mano, deve essere ultimata rigorosamente entro il 31 dicembre per poi procedere alla molatura esclusivamente con strumenti meccanici e fisici che preservino le caratteristiche del prodotto e ne restituiscano pienamente la tipicità.
Riviera Ligure Dop L'olio vergine extravergine d'oliva è un prodotto intimamente legato all'oliva da cui proviene, non subisce infatti nessuna elaborazione o trasformazione, l'estrazione viene eseguita solamente con procedimenti meccanici di triturazione, spremitura e separazione finalizzati a scindere la parte grassa (olio), da quella acquosa (acque di vegetazione) e dai residui vegetali (sanse).
La qualità dell' olio naturalmente presente nelle cellule delle olive è quindi strettamente connessa a una serie di fattori, che spesso interagiscono tra loro: le varietà vegetali delle piante, le condizioni pedoclimatiche della coltura, le pratiche agronomiche di coltivazione, i metodi e le modalità di estrazione.
Sabina Dop A Canneto Sabino esiste il più antico olivo d’Europa, tuttora in piena vegetazione: i test effettuati gli attribuiscono 2000 anni. Ma la prova tangibile della presenza pre-romana della coltivazione dell’olivo in quest’area è offerta dal rinvenimento di semi di olivo durante gli scavi archeologici dell’antica città Sabina di Curas.
Vari autori latini parlano della Sabina come di una zona olivicola, descrivono le tecniche utilizzate in quel tempo e riferiscono dell’alternarsi dei momenti dell’espansione e del declino della coltura legati ai periodi di pace e di guerra o ai cambiamenti delle condizioni socio-economiche dell’area
Tergeste Dop L’olio extravergine Tergeste Dop esprime al meglio le sue caratteristiche con i piatti della tradizione gastronomica locale. Grazie al suo gusto delicato si accompagna bene con il pesce dell’Adriatico, con le carni cotte ai ferri e allo spiedo, con la polenta, con i bolliti misti e le minestre triestine. Per la Dop Tergeste le olive possono essere raccolte direttamente dalla pianta, a mano o con mezzi meccanici e conservate fino alla fase di molitura in modo idoneo ad evitare danni al frutto. Le operazioni di oleificazione si effettuano in impianti di molitura posti nel territorio dei comuni coinvolti, entro le trentasei ore dal conferimento delle olive al frantoio. Durante la molitura ed in tutte le fasi del ciclo di lavorazione, tutti i mezzi impiegati non devono cedere materiali, sapori od odori.
Terre di Siena Dop L'olio: l'olio "Terre di Siena" è una delle prime D.O.P italiane riconosciute all'olio. Segno di una indiscutibile vocazione del territorio alla produzione di qualità.
Terroir: al terroir d'eccellenza si unisce il nostro lavoro: la raccolta manuale e la frangitura a temperatura controllata immediatamente dopo la raccolta. Così otteniamo questo olio extravergine di oliva dalle caratteristiche tipiche della migliore produzione senese. Cultivar: leccino, frantoio, moraiolo, correggiolo. Sistema di allevamento: monocono negli oliveti di recente impianto.
Le piante più vecchie sono enormi e spettacolari e hanno un fascino ineguagliabile.
Toscano Dop Solidamente presente da tempi antichissimi nella provincia di Pescara, e ciò è provato da testimonianze storiche risalenti all’età romana, l’olivicoltura abruzzese è oggi una realtà economica di tutto rispetto. Dritta, Leccino e Toccolana sono i nomi delle varietà principali contenute (min. 80%) in quest’olio, alimento basilare nelle tradizioni gastronomiche locali. Colore: dal verde al giallo; profumo: fruttato medio-alto; sapore: fruttato. Colline Teatine. Resti d’un frantoio del II secolo d.C., ritrovati dagli archeologi nella provincia di Chieti, testimoniano la duratura tradizione dell’olivicoltura in queste terre, la cui Dop può essere accompagnata da due menzioni geografiche aggiuntive: "Frentano" (varietà: Gentile di Chieti, min. 60%; Leccino, max 30%; colore: verde con riflessi dorati; profumo: fruttato con sentore erbaceo; sapore: fruttato con sensazione leggera di amaro e piccante) e "Vastese".
Valle del Belice Dop Olio Extra Vergine D'Oliva Nocellara del Belice D.O.P. in latta per alimenti.
Il sole di Sicilia, la fresca brezza marina, il terreno irrigato dalle acque del fiume Belice, favoriscono la crescita di una tipica qualità di olive "La Nocellara del Belice D.O.P." dalle cui drupe, di piante secolari, si estrae un olio ineguagliabile per qualità, sapore e colore. L'olio extravergine integrale di frantoio, tipico di Castelvetrano, è un prodotto pregiato dei rinomati uliveti dell'agro della Valle del Belice in Sicilia. L'olio proviene esclusivamente dalla nostra azienda agricola ed è prodotto in maniera completamente biologica.
Valli Trapanesi Dop L'olio è prodotto da olive sane (varietà Nocellara del Belice e Cerasuola), raccolte a mano direttamente dagli alberi. La produzione massima di olive non può superare le otto tonnellate per ettaro, mentre la resa non può essere superiore al 22%. La raccolta non può protrarsi oltre il 30 dicembre di ogni campagna oleicola. Le olive devono essere molite entro i due giorni successivi alla raccolta. La qualità dell’olio viene esaltata dai metodi di coltivazione, dalla raccolta effettuata manualmente dalla pianta e dall’estrazione a freddo.
Veneto Dop L'introduzione dell'ulivo in Veneto e' dovuta ai Romani ma per motivi climatici e' sempre stata soggetta a periodi di crisi alternati a fiorente sviluppo. La sua ripresa nell'ultimo secolo risale a dopo la prima guerra mondiale e oggi viene prodotto in tre varieta': il Veneto Grappa dalle varieta' Frantoio e Leccino, il Veneto Valpolicella ottenuto da olive Grignano e Favarol e il Veneto Euganei e Berici dalle varieta' Leccino e Rosara. Le olive, per normativa, devono essere raccolte entro il 15 Gennaio dell'anno e a prodotto pronto per il consumo si presenta verde oro dall'intenso odore fruttato, dal sapore leggermente amaro e con acidita' massima dello 0,60%.