I PERSONAGGI ILLUSTRI DEL SALENTO.
I PERSONAGGI ILLUSTRI DEL SALENTO
Ennio Quinto, di Rudiae (239-Roma, 169 a.C.). Poeta latino. Scrisse gli Annales, Satire e Tragedie dì argomento mitologico,
Antonio De Ferraris, di Galatone (1444-1517), Umanista e letterato. Ebbe interessi di vario genere e in tutti eccelse per la sua eccezionale intelligenza. Ha lasciato scritti di storia, di archeologia e di pedagogia.
San Giuseppe Cesa, di Copertino (1603-663). Santo. Nacque poverissimo in una stalla e presto dimostrò un animo sensibilissimo verso ognì cosa buona. Si fece cappuccino a 17 anni, visse una vita santa e morì sfinito per le lunghe penitenze. Compì molti miracoli. È stato perciò canonizzato nel 1767.
Filippo Briganti, di Gallipoli (1725-S04). Economista. Visse quasi tutta la sua vita a Napoli e quii morì. Studiò questioni riguardanti lo sviluppo e il progresso dei popoli in relazione alla produzione e sostenne che il mondo procede sempre verso un continuo miglioramento. La sua opera più importante è Esame economico del sistema civile.
Lìborio Romano, di Patù (1795-1867). diplomatico e patriota. Prese parte ai moti del 1820-21 e alla rivoluzione del 1848. Fu poi ministro dell'interno nell'ultimo governo borbonico ed invitò Garibaldi ad occupare Napoli.
Pietro Siciliani, di Galatina (1835-1885). filosofo. Insegnò all'Università di Bologna e seguì la corrente detta « positivista ». Fu convinto che l'educazione è il mezzo decisivo per il progresso dell'umanità in genere e di ogni singolo individuo in particolare. La sua opera maggiore, anche oggi molto letta, è La scienza dell'educazione.
Gioacchino Toma, di Galatina (1836-1891). Pittore. Appartenne alla scuola napoletana e fu tra i suoi migliori esponenti. I suoi capolavori sono: Luisa Sanfelice in carcere e La ruota dell'Annunciata conservate a Roma nella Galleria Nazionale di Arte Moderna. Fu anche fervido patriota e combattente del nostro Risorgimento.
Achille Costa, di Lecce (1825-1896). Naturalista. Studiò appassionatamente moltissimi argomenti di storia naturale e continuò la poderosa opera Fauna del Regno di Napoli già iniziata dal padre, Oronzo Gabriele, nato ad Alessano ( 1787-1867).