Otranto a Santa maria di Leuca coast to coast
Quello che ci attende, fra Otranto e il Capo di Santa Maria di Leuca, è il tratto forse più straordinario del litorale salentino, anche perché si sente che la Grecia è vicina e di fronte, quasi a segnare l'orizzonte marino, il profilo della costa albanese.
Lasciato Giurdignano, borgo che sorge al centro di una zona ricca di monumenti megalìtici tra cui sette dolmen, tra i più importanti della Puglia, e menhir alti anche parecchi metri, e passato il paese di Uggiano la Chiesa, dominato dalla cupola della sua bella Parrocchiale barocca, la strada si fa liscia e piana, seguendo le curve della costa frastagliata, dirupata, dura, deserta. Nelle fessure e nelle pieghe dì questa costa si avvistano campanili, tetti, cupole: sono gli approdi di piccoli centri incantevoli.
Il primo è Porto Badisco (nella cui profónda insenatura, forse, approdò la nave di Enea fuggito da Troia in fiamme). Segue Santa Cesarea Terme, la principale stazione termale della Puglia, sopra una scogliera affacciata sul Canale d'Otranto. Qui, grandi e moderni alberghi e stabilimenti termali circondati da ville e da case variopinte, sfruttano varie sorgenti di acque minerali indicate per la cura delle malattie della pelle, che scaturiscono in quattro grotte lungo la scogliera a picco.
La costa del Salento con le sue rocce di tufo erose per secoli dall'acqua del mare, presenta aspetti suggestivi addirittura fantastici. Un aspetto della costa leccese a Santa Cesarea Terme.
Un tratto della costa di Marina Porto diTricase e l'ingresso di una delle più famose grotte di tutta la costa salentina: la Grotta Zinzulusa, a pochi chilometri, a sud di Santa Cesarea Terme.
Più in alto, una bella strada panoramica, s'inoltra in una rigogliosa pineta cosparsa di villini e termina su un magnifico belvedere da cui si contempla tutto il litorale fra Otranto e il Capo di Santa Maria di Leuca.
Un'altra strada, che risale verso Maglie, raggiunge il borgo di Poggiardo, centro di commerci agricoli, che possiede una delle più interessanti cripte basiliane della Puglia: la Cripta di Santa Maria, scavata nel sottosuolo tufaceo, che conserva ancora in buono stato, affreschi bizantini alle pareti.
Notevoli sono, poi, la Parrocchiale, con una ricca facciata rococò, e il Palazzo Ducale. Di nuovo sulla costa, ecco poi la fantastica scogliera detta gli Archi che presenta profondi intagli nel tufo che ha il colore dell'oro, con l'acqua blu nel fondo.
Laggiù, nella scogliera che si immerge nell'azzurro Adriatico, oltre la Torre Miggiano, si aprono grotte marine famose per i segni di vita preistorica.
In quella più bella, conosciuta col nome di Grotta Zinzulusa. La grotta, che è la più interessante della Puglia ed il cui nome deriva dalla parola dialettale zinzuli, cioè dai ricami di stalattiti e di stalagmiti che l'adornano, si sviluppa per 140 metri.
Interessantissimi sono il Corridoio delle Meraviglie e la parte terminale detta il Duomo. La grotta, inoltre, è popolata da una ricca fauna marina, specialmente di crostacei, per cui presenta un grandissimo interesse per gli studiosi.
La vicina Grotta Romanelli è, invece, importante per le sue testimonianze di vita preistorica (ossa lavorate, pietre dipinte, disegni graffiti sulle pareti di roccia) e per lo studio dei vari strati di resti fossili di elefanti, di ippopotami, di rinoceronti, di renne, di pinguini. Altre belle grotte marine su questo tratto di costa sono: la Grotta Rondinella e la Grotta Palombaro.
La strada, lungo questo tratto di costa, passa davanti a borghi di pescatori che hanno case alte e strette dalle fogge moresche, dagli spessi muri di tufo, tali da conservare il fresco d'estate e il caldo d'inverno, dalle finestre piccole.
I muri sono tinti di bianco, un bianco di calce nitido e accecante.
II bianco, ovunque: ecco l'immagine del Salento, il colore con cui esso si presenta a chi gli va incontro, il colore di una regione splendente di pulizia, signorile, illustre per storia e prestigio d'arte. DÌ questi borghi ricordiamo: Castro, in splendida posizione panoramica che nella parte alta dell'abitato, attrae i turisti con : resti di un castello (una torre cilindrica e due quadrilatere), e di una ex Cattedrale (del secolo XII ma più tardi alterata), mentre, sul mare Castro Marina si raduna attorno ad una pittoresca rada rocciosa punteggiata di barche di pescatori; Tricase, popoloso centro agricolo tra belle campagne con il grande Palazzo Gallone, trasformato in castello; con la vicina frazione di Tutino, ove giganteggia una torre e la collina della Serra di Tricase ammantate di rigogliosa vegetazione. Più nell'interno, sulle strade provenienti da Maglie, altri paesi invitano ad una sosta, per mostrare una chiesa barocca, un bel palazzo, un'antica torre o i resti di un castello. Ricordiamo, fra essi: Scorrano, con la gotica Porta Terra (XV secolo); con caratteristiche case dei secoli XVI e XVII. con il settecentesco Palazzo Ducale e con l'elegante barocca Chiesa degli Agostiniani (1785-96); Nociglia, con una torre cinquecentesca e i resti del castello; Supersano, nella cui Parrocchiale è conservate un bel fonte battesimale di forme romaniche; Ruffano, con la grandiosa, barocca Chiesa Matrice, che conserva ricchi altari e cinque grandi quadri di Lìllo da Ruffano; Specchia, in posizione elevata sulla Serra, con il settecentesco Palazzo Protonobilissimo e Alessano, centro vinicolo, oleario e della lavorazione del tabacco, ai piedi della Serra dei Cianci, la più alta delle Serre Salentine, con la grandiosa costruzione barocca della Collegiata (1762).
Superato, infine, Gagliano del Capo, che nel 1547 subì una terribile incursione da parte dei pirati, ecco la candida borgata di Leuca, distesa in una dolce insenatura al riparo del promontorio che costituisce l'estrema punta dello « Sperone d'Italia ».